Detrazioni spese scolastiche 2025: cosa sapere riguardo ai viaggi di istruzione (e non solo)

Tra non molto arriverà per milioni di italiani genitori di alunni il momento di rimettersi in regola dal punto di vista fiscale con l’Agenzia delle Entrate. Con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione del Modello 730/2025, è importante ricordare ancora una volta alle famiglie italiane che è per fortuna possibile ottenere benefici fiscali, soprattutto su uno dei fronti più delicati: le spese scolastiche. La buona notizia è che molte delle spese legate all’istruzione dei figli possono essere detratte, permettendo di recuperare parte di quanto speso durante l’anno.

Una delle voci meno conosciute ma sempre più rilevanti nel bilancio familiare sono  viaggi di istruzione, attività educative fondamentali per lo sviluppo personale e sociale degli studenti (e per i loro docenti, ça va sans dire). Ma attenzione: non tutte le spese sono detraibili, e per non perdere il diritto al rimborso, è importante conoscere le regole nel dettaglio.

Ricordiamo inoltre che ottenere delle detrazioni fiscali non è solo un diritto, ma anche un dovere verso il proprio bilancio familiare. Le spese scolastiche rappresentano un impegno costante, e sapere che anche i viaggi scolastici — se organizzati con criterio e documentazione adeguata — possono rientrare nel 730 è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire.

Cosa si può detrarre nel 730/2025

La normativa attualmente vigente prevede una detrazione IRPEF del 19% per le spese scolastiche sostenute nell’anno d’imposta 2024, entro un tetto massimo di 800 euro per figlio. Questo significa che il risparmio massimo per ciascun figlio potrà arrivare a 152 euro.

Tra le spese detraibili troviamo:

  • Tasse di iscrizione e frequenza scolastica;

  • Contributi volontari richiesti dalle scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa (es. corsi di lingua, laboratori creativi, attività sportive);

  • Servizi mensa (anche se gestiti da enti esterni come i Comuni);

  • Assicurazione scolastica;

  • Servizi integrativi come pre e post scuola;

  • Uscite didattiche di varia natura organizzate dai vari plessi scolastici.

Proprio quest’ultima voce rappresenta una delle opportunità più interessanti per le famiglie, non solo dal punto di vista formativo per i ragazzi, ma anche per il vantaggio fiscale che ne deriva.

Tutto quello che c’è da sapere riguardo ai viaggi di istruzione

Perché questa attività possa essere considerata detraibile, dovrà rispettare alcuni criteri fondamentali:

  1. Essere organizzata direttamente dalla scuola (e non da enti privati su iniziativa individuale);

  2. Far parte del percorso didattico, ovvero essere inserita nel Piano dell’Offerta Formativa (POF);

  3. Essere pagata con strumenti tracciabili: bonifico bancario, carta di credito, PagoPA, ecc;

  4. Avere una documentazione completa, comprensiva di ricevuta o quietanza rilasciata dalla scuola (o ente terzo, se previsto).

Molte scuole si affidano ad agenzie specializzate per l’organizzazione tecnica del viaggio (è il caso di un’azienda leader del settore come Primatour) ma ciò non toglie validità alla spesa, purché il viaggio sia promosso ufficialmente dalla scuola stessa.

Il ruolo delle agenzie di viaggi scolastici

Affidarsi ad agenzie qualificate per l’organizzazione delle gite è una garanzia per le famiglie e per le scuole. Primatour è un punto di riferimento in Italia per la progettazione di viaggi scolastici personalizzati, sicuri e in linea con i programmi ministeriali.

Questi i suoi punti di forza:

  • Collaborazioni consolidate con numerose scuole sul territorio italiano;

  • Programmi formativi che abbinano cultura, sport e benessere;

  • Attenzione alla sicurezza e all’affidabilità dei fornitori;

  • Esperienza ventennale e team qualificato.

Scegliere una realtà come Primatour significa offrire ai propri figli esperienze educative indimenticabili, con la tranquillità di affidarsi a un partner esperto e in linea con le normative fiscali vigenti.

Come compilare correttamente il Modello 730/2025

Per inserire le spese scolastiche detraibili nel 730/2025, occorre indicarle nel Quadro E – Righi da E8 a E10, utilizzando il codice 12. È importante riportare:

  • Il totale delle spese (rispettando il limite di 800 euro per figlio);

  • I pagamenti tracciabili;

  • La documentazione che ne attesta la natura scolastica.

Non devono essere confuse con altre tipologie di spese (universitarie, erogazioni liberali, ecc.) che hanno codici differenti. Nel caso in cui aveste dei dubbi, vi consigliamo di rivolgervi al vostro commercialista di fiducia, onde evitare errori banali.